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Crisi di coppia dopo nascita figlio: come affrontarla insieme

Immagine del redattore: Gessica Biondi - PsicologaGessica Biondi - Psicologa

Aggiornamento: 2 giorni fa

Crisi di coppia dopo nascita figlio: come superarla? 


L’arrivo di un figlio rappresenta una gioia immensa, ma comporta anche una serie di profondi cambiamenti che possono riflettersi sull’equilibrio della coppia, ormai famiglia. Non è un caso che alcuni studi abbiano individuato la nascita di un figlio come una delle più forti crisi di crescita che una coppia possa attraversare nell’arco della propria vita.


Aumentano la stanchezza, il senso di solitudine e di frustrazione, sentimenti che contribuiscono a creare nei neogenitori un senso di colpa che tende a peggiorare ulteriormente il rapporto di coppia. 


Come fare ad avvicinarsi e creare un punto di connessione? 

Il dialogo è lo strumento migliore per solidificare la coppia e per lasciare andare le paure di un neo genitore. 


Io sono Gessica Biondi, Psicologa / Psicoterapeuta a Montecatini (PT). Il mio obiettivo è quello di accogliere le persone attraverso la creazione di uno spazio condiviso di ascolto. In questo articolo voglio parlarti della crisi di coppia dopo la nascita di un figlio e come puoi affrontarla per trovare serenità. 



Indice dei contenuti



Crisi di coppia dopo la nascita figlio: nuovi sentimenti da affrontare

Come cambia il rapporto di coppia dopo un figlio?

Le ore di sonno che mancano, i nuovi ritmi del piccolo, il senso di responsabilità, la paura di sbagliare e il sentirsi di dover fare di più come genitore per essere all’altezza delle proprie aspettative, sono un insieme di sensazioni che possono portare a sperimentare fatica e frustrazione. 


Uno dei genitori potrebbe sentirsi escluso o respinto da una nuova relazione madre-bambino o da una connessione fusionale padre-bambino, mentre l’altro potrebbe sentirsi frainteso o non considerato abbastanza


Inoltre, l'arrivo di un bambino potrebbe far riaffiorare mancanze e  difficoltà vissute nell’infanzia non risolte o nascoste nel corso degli anni: “i miei genitori non sono stati presenti quando ero piccolo/a,  non voglio fare lo stesso con mio/a figlio/a.” 

Il rischio è passare dall’aver vissuto un’assenza a voler offrire una “troppa presenza” che potrebbe influenzare lo sviluppo delle autonomie del bambino.



Non avere più tempo per sé o per la coppia

Un figlio necessita di tempo e attenzioni che possono poi venire a mancare all’interno della coppia. Prima della nascita, il tempo veniva condiviso in modo diverso, con attenzioni dedicate interamente al partner. Con il passaggio da essere in due ad essere in tre, il tempo è il primo degli aspetti a subire cambiamenti.


Senza dedicare del tempo alla relazione, la crisi di coppia è molto più probabile. Con l'arrivo di un figlio è assolutamente normale e comprensibile che le attenzioni dei neogenitori si concentrino sul neonato. Tuttavia, è importante che come coppia si faccia fronte comune, cercando di comprendere l’altro e lavorando sempre sulla crescita del rapporto. Per farlo, è fondamentale curare il dialogo: da una lato è importante aprirsi all’altro comunicando le proprie paure e insicurezze, dall’altro è fondamentale essere pronti all’ascolto e accogliere le emozione del partner. 


Inoltre, se uno solo dei genitori si occupa del figlio, il rischio di creare una distanza è ancora maggiore: il partner che si occupa meno del figlio (ad esempio perché fuori tutto il giorno per lavoro) potrebbe sentirsi escluso, mentre chi si prende tutto il carico familiare potrebbe sentirsi addosso tutta la responsabilità, oltre che un senso di stanchezza e frustrazione. 


Questo è proprio il momento in cui molte coppie tendono ad allontanarsi. Se i neo genitori riescono a comunicare e fare fronte insieme ai bisogno reciproci, è più facile restare uniti


crisi di coppia dopo nascita figlio

Il silenzio ed i rischi di una comunicazione aggressiva 

Non è importante soltanto comunicare, ma anche capire il modo corretto in cui farlo. Quando si è completamente assorbiti 

dalla nascita di un figlio e dai doveri genitoriali, è facile cadere nella trappola del silenzio, non esprimere il proprio malessere aspettandosi che l’altro lo capisca o della comunicazione aggressiva “potevi fare questo”, “non hai fatto questa cosa”, etc. 


Il risultato?

Ci mette l’uno contro l’altro e si diventa nemici.


L’obiettivo è creare un’alleanza, una collaborazione tra i neo genitori e non un clima teso denso di aspettative.

Le 3 azioni per costruire insieme una comunicazione positiva e costruttiva


  1. valorizza le azioni, non criticare;

  2. quando parli dei tuoi sentimenti o del tuo stato d’animo, esprimi come ti senti, evita di attaccare l’altro;

  3. se il partner ti sta parlando di come si sente, cerca di comprendere il suo punto di vista, non andare sulla difensiva e resta sul qui e ora, non spostare l’attenzione sul passato.


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Mamma e papà: non dimenticatevi che siete una squadra 

A volte le mamme tendono a prendersi tutto il carico delle responsabilità verso il figlio, che diventa il centro della propria vita. Tuttavia, il rischio è che ci si possa dimentica della propria esistenza e di quella del padre.


Dall’altra parte, i papà spesso si lamentano del fatto di sentirsi esclusi dalla propria famiglia, poiché la mamma vuole gestire e controllare ogni aspetto della vita del bambino per la paura di sbagliare o di non fare la cosa giusta.


Lo sai qual è la verità, estremamente difficile da accettare?

Quando si è neo genitori si può sbagliare. Sbaglia la mamma e sbaglia il papà.

L’importante è considerarsi sempre come coppia, una squadra che unita supera le stesse difficoltà. Non siamo mai l’uno contro l’altro, ma insieme



Nascita di un figlio: come superare i sentimenti negativi di coppia? 

Ogni coppia è unica e non esiste una “soluzione” che vada bene per tutti. Ci sono due strumenti che possono aiutarti a uscire da questa situazione: dialogo e azioni.


Di seguito ti lascio qualche spunto di riflessione che puoi mettere da subito in pratica per cercare di affrontare insieme questo momento così fragile del tuo rapporto di coppia: 


  • Migliora la comunicazione: quando ci si trova in una situazione intensa e complessa, potresti pensare che sia impossibile avere un dialogo. Ricorda però che prendersi il tempo per parlare tra di voi è il primo passo per andare avanti insieme;  primi passi per andare avanti insieme;

  • Cerca aiuto in familiari o amici: ad esempio, se il tuo/a bambino/a non dorme tutta la notte e questo contribuisce ad aumentare il senso di stanchezza e di frustrazione, potresti considerare l’idea di chiedere un aiuto. Questo vale anche per il giorno, non soltanto per le ore notturne. Avere del tempo per sé o per il tuo partner aiuterà a ritrovare l'equilibrio e la serenità; 

  • Dai priorità ai tuoi compiti: al fine di evitare sovraccarichi e conseguenti sentimenti di risentimento, sedetevi insieme e considerate le vostre priorità. Parlarne insieme aiuta a essere allineati e evita di "incolpare" l'altro per qualcosa che non è stato fatto.


psicologo montecatini

Ti sei riconosciuto/a in alcune parole di questo articolo? 

Circa il 60% delle coppie vive questa fase di stress e il 20% si separa dopo di essa. Da qui l'importanza di sapere che non siete soli in questa fase. 


Comunicare con il partner può essere complesso, avere la sensazione di non essere realmente capiti è frustrante e doloroso. Utilizzare uno stile di comunicazione chiaro ed efficace fa la differenza. Possiamo farlo insieme in un percorso mirato.



Sono la dott.ssa Gessica Biondi, Psicologa-Psicoterapeuta, attiva presso lo Studio di Montecatini Terme, in provincia di Pistoia.


Il mio Studio è uno spazio di ascolto e accoglienza dedicato alla Persona. Qui trovi supporto per affrontare le difficoltà, comprendere le emozioni e scoprire nuove possibilità per il tuo benessere.



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