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Immagine del redattoreGessica Biondi - Psicologa

Essere genitore: come ascoltare davvero i propri figli?

Essere genitori è una delle esperienze più belle e complicate per la vita di ognuno di noi. Le giornate si riempiono di momenti in cui ci si sofferma a organizzare tutte le attività, considerando sempre non soltanto i tuoi bisogni, ma anche quelli di tutta la tua famiglia.


Ma all’improvviso la testa si riempie di dubbi e domande:

Cosa dovrei scegliere per mio figlio?

Uno sport da fare dopo scuola, un'attività ricreativa, uno strumento da imparare a suonare?


È qui che diventa fondamentale il ruolo dell’ascolto

Vediamo insieme perché. 


Indice dei contenuti


essere genitori bambini che giocano

Ascoltare i figli non vuol dire semplicemente sentirli

Ascoltare è molto di più che stare semplicemente a sentire. Perché l’ascoltare è un processo attivo che ci consente di amplificare il nostro modo di vedere e di vivere la genitorialità. 


È proprio attraverso l’ascolto attivo che si riesce a stabilire un ponte comunicativo tra genitori e figli. E questa apertura sarà percepita anche dai tuoi figli, che si sentiranno più accolti e compresi, oltre che liberi di esprimersi in tranquillità. 


Ma come facciamo a far capire ai propri figli che li stiamo ascoltando? 


  • osservare i loro comportamenti;

  • ascoltare senza frenesia, ma con molta attenzione,

  • aiutarli attraverso il confronto costruttivo;

  • dedicare loro del tempo per cercare di comprendere quali sono le loro esigenze e come poterli aiutare. 


In sostanza, l’ascolto è un vero e proprio sostegno ai figli perché imparino ad ascoltare se stessi e le proprie necessità. 



Essere genitore: come scegliere le attività per i propri figli

Il ruolo dell’ascolto è fondamentale anche per capire cosa amano davvero fare i tuoi figli


Amano lo sport? E quale? 

Oppure preferiscono dipingere o suonare? 


In questo contesto, predisporsi all’ascolto significa percepire tutte le sue esigenze, per riuscire a guidarlo nelle attività che lo rendono felice e lo fanno sentire parte di qualcosa. 


Inoltre, è importante fare scelte oculate e mirate con una riflessione, perchè poi impatteranno non soltanto sulla vita tuo/a figlio/a, ma anche nel suo rapporto con la scuola (almeno fino a Giugno).


Dovremmo prenderci del tempo di qualità per fare queste scelte. E sai qual è la chiave per fare una buona scelta? Chiedere direttamente ai tuoi figli cosa vogliono fare




Essere genitore vuol dire anche capire che quello che è buono per noi potrebbe non esserlo per loro

Quello che pensiamo sia giusto per noi, non vuol dire che sia giusto per i nostri figli. 


Facciamo qualche esempio. 

Magari spingiamo i figli a fare un certo sport dopo tutta la giornata passata a scuola perché siamo convinti che dopo 8 ore sentano la necessità di muoversi. Invece, forse dopo quel tempo trascorso a sedere vorrebbero solo recuperare e riposare.


Anziché imporre le proprie idee, dovremmo trovare un compromesso. E soprattutto chiedere a loro, farli esprimere. Coinvolgerli nella scelta, e non scegliere uno sport piuttosto che un altro solo perché a noi genitori va bene così o perché ci torna più comodo. 


Cosa fare allora? 

Ascoltare. 


Se parliamo di sport, il mio consiglio è quello di far provare a tuo figlio diversi sport, già a Settembre. In questo modo potranno essere più consapevoli di quello che piace di più e cosa stanno scegliendo (cerca di far capire loro che sarà un impegno che durerà almeno fino a Giugno).


Hai l’occasione di far vivere a tuo/a figlio/a dei bei momenti facendo le cose che più ama fare. Perché privarsi questa opportunità? Apriti all’ascolto, perché essere genitori è la cosa più bella che esista


Parlo di genitorialità anche sui miei social. Seguimi per non perderti nessun contenuto! 

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